COMPLEMENTI INDIRETTI

COMPLEMENTI INDIRETTI

Schema riassuntivo dei complementi indiretti.

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I MASS-MEDIA

I MASS-MEDIA

Questo è il lavoro che sto svolgendo in classe con i miei alunni per prepararci alla visita al Giornale di Brescia che faremo fra qualche giorno. Ho presentato il lavoro sulla LIM, nel file allegato troverete Cosa sono i mass-media I vari tipi di giornale Analisi della prima pagina di un quotidiano Il formato del quotidiano I tagli della pagina Descrizione della prima pagina Descrizione delle pagine interne Analisi dei titoli dei giornali Le cinque W I colori della cronaca Breve storia della stampa Vantaggi e svantaggi della stampa La redazione Per fare lavorare gli alunni: Un lavoro sulle riviste lette a casa Una serie di domande per intervistare il giornalista che ci guiderà alla visita del Giornale Una serie di domande per riflettere e concludere l’argomento Buon lavoro!...

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I BAMBINI DI TEREZIN

I BAMBINI DI TEREZIN

Un lavoro per spiegare la giornata della memoria ai bambini di classe quinta. Le slide in PDF sono presentate con la LIM. LO SHOAH SLIDE 1: Shoah” è un termine ebraico che significa “sterminio”. Si riferisce ad una delle più vergognose vicende della storia umana avvenuta durante la seconda guerra mondiale. Il regime nazista del dittatore Hitler, fin dal 1933, e il regime fascista del dittatore Mussolini, dal 1938, condussero nei confronti delle persone ebree una vera persecuzione. In un primo momento furono create le “leggi razziali” che, rendendo intollerabili le condizioni di vita delle persone ebree, cercarono di spingerle verso un esodo definitivo all’estero. Poi, mentre si svolgeva la seconda guerra mondiale, gli ebrei vennero isolati e concentrati nei ghetti. SLIDE 2- 3 Che cos’era un ghetto? Il ghetto è un’area nella quale persone considerate (o che si considerano) di una determinata etnia, o unite da una determinata cultura o religione, vivono in gruppo, in regime di reclusione più o meno stretto. In realtà il termine nasce per indicare il quartiere ebraico, quella zona della città in cui gli ebrei erano anticamente confinati ad abitare, e completamente rinchiusi durante la notte. All’inizio del 1942 venne, infine, varata la “soluzione finale del problema ebraico”. Un piano agghiacciante di sterminio che prevedeva la deportazione degli ebrei di tutti i paesi occupati nei lager e la loro uccisione. SLIDE 4 – 5 . In tutto sono stati uccisi circa 6 milioni di ebrei. Nei Lager tutti i prigionieri, compresi i bambini, venivano privati dei loro abiti e obbligati ad indossare la zebrata, cioè una casacca e un paio di pantaloni per i maschi e un largo camicione per le femmine a strisce grigio-azzurre. SLIDE 6 Sulla zebrata venivano cuciti un triangolo e un numero di matricola. Il triangolo era un contrassegno di stoffa che veniva dato a ciascun deportato insieme al numero al momento dell’immatricolazione. Il colore del triangolo individuava la categoria con la quale l’amministrazione del Lager “catalogava” i deportati: triangolo rosso per i politici, triangolo giallo per gli ebrei, …….. SLIDE 7 . Nel lager di Auschwitz il numero di matricola attribuito a ciascun deportato veniva anche tatuato sull’avambraccio sinistro. SLIDE 8 – 9 Tutti i prigionieri dovevano lavorare...

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IL RACCONTO D’AVVENTURA

IL RACCONTO D’AVVENTURA

Il racconto d’avventura è un testo narrativo fantastico o realistico costituito da inizio, sviluppo e conclusione. Al suo interno si possono individuare narrazioni, descrizioni, riflessioni e dialoghi. La trama è avvincente e ricca di colpi di scena. Tra i temi affrontati ricorre quello del viaggio alla ricerca di qualcosa: un tesoro, un nemico, dei luoghi misteriosi, degli oggetti rari o dei documenti scomparsi. Dominano le azioni mozzafiato e le sorprese, ma, quando tutto sembra perduto, accade qualcosa che rende possibile la salvezza e il lieto fine. Il protagonista è un eroe ricco di qualità positive (onestà, forza, coraggio, generosità…) che deve lottare contro nemici terribili (uomini, animali feroci, mostri, natura ostile…). Spesso nelle sue imprese è sostenuto da fedeli aiutanti. La vicenda è spesso ambientata in paesi lontani dalla civiltà (giungla, oceani tempestosi, abissi marini, isole deserte…). Talvolta invece, l’ambiente è quello abituale, in cui però si verifica qualcosa di imprevisto. La vicenda può avvenire in tempi passati, presenti o futuri. In PDF un percorso per scrivere un racconto d’avventura a partire da spunti assegnati....

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AGGETTIVI E PRONOMI

AGGETTIVI E PRONOMI

Schema su aggettivi e pronomi.  

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TICO E LE ALI D’ORO

TICO E LE ALI D’ORO

TICO E LE ALI D’ORO Leo Lionni Il personaggio di Tico – diverso perché senza ali e incapace di volare – sogna di avere un paio di ali d’oro. Donategli dall’Uccello dei desideri, esse lo rendono nuovamente diverso – seppure in altro modo – dagli amici uccelli. Questi giudicano la diversità delle sue nuove ali come volontà di distinguersi ed essere superiore agli altri, ma la decisione di Tico di usare le sue piume d’oro per aiutare il bambino malato di un cestaio, un burattinaio senza più burattini e altri personaggi, trasforma materialmente le sue piume in altrettante piume nere come quelle dei compagni, che finalmente lo sentono uguale a lui. La conclusione a cui perviene il protagonista è di natura ancora più profonda: «Adesso ho le ali nere, eppure non sono uguale ai miei amici. Siamo tutti diversi. Ognuno di noi ha i suoi ricordi e i suoi invisibili sogni dorati». ATTIVITA’ – Ascolto della storia: le immagine del libro possono essere scannerizzate e proposte in visione sulla LIM – Prendendo spunto dal fatto che Tico sogna di avere ali d’oro, si propone una breve conversazione sul tema dei “sogni dorati” di ciascuno: come mi piacerebbe essere? (più alto, biondo, più basso…..) cosa mi piacerebbe che il mio corpo avesse? (ali, artigli, coda….) Consegna un piuma sulla quale i bambini devono scrivere cosa gli piacerebbe essere o cosa gli piacerebbe che avesse il loro corpo – Ciascuno bambino viene sollecitato ad immaginare come potrebbe utilizzare tale particolarità a favore degli altri. – Per concludere il lavoro ed avere un rimando visivo costruzione individuale di un “uccellino Tico” tridimensionale, con ali di colore diverso per ognuno – Alla fine del lavoro si appendono tutti gli uccellini in classe e si osserva che sono tutti diversi nella loro specificità, proprio come sono loro. Frase del libro: Siamo tutti diversi. Ognuno con i propri ricordi e i propri invisibili sogni dorati....

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