T COME … TAVOLO
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T COME … TAVOLO
In una casetta che sorgeva accanto ad uno stagno viveva un vecchio pittore.
Nella sua casetta c’era di tutto: tre sedie, una stufa che borbottava, un lettino, quadri e tele bianche da dipingere, pentole e qualche piatto. In mezzo al salotto c’era un vecchio tavolo di legno.
Il pittore lo usava sempre: per mangiare, per scrivere o disegnare, per posarvi i colori e perfino per pensare. Qualche volta vi appoggiava la testa e si addormentava. Il tavolo si sentiva molto importante, ma in certi momenti era un po’ triste. Pensava a quando era un bell’albero e viveva nel bosco.
Allora sentiva le carezze del vento, il canto degli uccellini, il calore del sole e la dolcezza della notte… Poi qualcuno lo aveva tagliato. Prima era diventato legna e poi … un tavolo.
Una notte il vecchio pittore si addormentò di nuovo su di lui. Nel sonno percepì la tristezza del tavolo e anche il suo desiderio. Aprì gli occhi e lo guardò a lungo, grattandosi la testa.
“Un tavolo che sogna!” pensò. “Sto diventando proprio vecchio e immagino le cose più strane.”
Tuttavia non riusciva a togliersi dalla mente quello che aveva sentito.
Poi decise: prese il tavolo e, con un po’ di fatica perché non era più tanto forte, lo portò nel bosco.
Che batticuore! Il tavolo risentì la carezza del vento, il canto degli uccellini, il calore del sole e la dolcezza della notte, ma non era più come prima.
Ormai era più utile in casa e quando il vecchio pittore lo riportò in salotto, si sentì al sicuro e ne fu davvero contento.
Quella notte sognò di trasformarsi ancora, questa volta però in una letterina: T come …. tavolo.
Parole che iniziano con T